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del 01.04.2025

ricerca di tracce

Rudolf Jacobs, ein Bremer Partisan in Norditalien 1944

Italia, estate 2018, la stazione del paesino Framura sopra la costiera ligure vicino alle Cinque Terre. Accanto all’orario “Genova-La Spezia” è attacato un piccolo cartello, un po’ ingiallito, che invita a un evento già passato. „In memoria di Rudolf Jacobs di Brema, ufficiale della Wehrmacht, disertore tra i partigiani a Sarzana”. Sopra vedo la fotografia di un uomo trentenne, il viso magro e serio. Mi domando: un soldato di nome Rudolf Jacobs, di Brema, la mia città, che ha combattuto nel 1944 con i partigiani italiani? Chi era questo uomo a cui si dedica una serata in un piccolissimo paese - ottant’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale – una persona sconosciuta a Brema?

Una seconda volta incontro Rudolf Jacobs a Sarzana, la bella città vicino alla Spezia e al Golfo dei Poeti. Lì, in Piazza San Giorgio, vedo una vecchia casa, un tempo borghese, e scopro sul portone una statua di marmo: un uomo combatte contro un grande polipo, simbolo del facismo. Sotto c’è scritto che Rudolf Jacobs, “Ufficiale della Marina Germanica” si è immolato per la libertà e la pace e “per una patria ideale il 3 novembre 1944”. Quindi il soldato di Brema del cartello di Framura è morto qui.

Cosi cominciava una lunga ricerca tra Italia e Germania sulle tracce di una vita molto particolare e drammatica.

Lui, figlio di una famiglia di architetti rinomati, marinaio, studente di architettura, marito e padre di due figli. Nel 1944 il soldato è stazionato in Liguria, vicino alla Spezia. L’Italia del Nord soffre sotto l’occupazione della Wehrmacht e per il terrore della SS.

I compagni italiani di Rudolf Jacobs si ricordano che lui era diverso dagli altri tedeschi. Si impegna, per esempio, affinché gli Italiani che lavorano alle fortificazioni della Wehrmacht ricevano cibo e salari giusti e si oppone ai sequestri condotti dai tedeschi. Rudolf Jacobs, che sa parlare abbastanza bene l’ italiano, cerca in ogni modo di dare supporto alla popolazione.

Nello stesso tempo il trentenne di Brema fa l’esperienza della Guerra, direttamente al fronte, dove la Wehrmacht combatte accanitamente contro gli alleati dell’ovest e i partigiani d’Italia. Sa dei crimini di Guerra compiuti dalla Wehrmacht e dalla SS contro i civili e i partigiani che si oppongono e combattono direttamente accanto alla villa a Pugliola dove lui è stazionato.

In seguito il soldato tedesco fa una scelta drammatica. Nell’estate del 1944 diserta con un compagno dopo aver segretamente preso contatti con i partigiani della Brigata Muccini. Le sue tracce conducono tra le montagne, a Fosdinovo e Canepari, dove combatte con i partigiani contro il fascismo e per la pace.

Il percorso della vita del „Comandante Rodolfo“, il suo nome di battaglia, si conclude nella città di Sarzana, vicino alla Spezia. Viene ucciso il 3 novembre 1944 durante un attacco contro la caserma dei fascisti italiani della „Brigata nera“.

Ulrike Petzold si mette sulle tracce di questa particolare figura, il soldato di Brema che ha combattuto contro due paesi fascisti e lì vi ha trovato la morte.

Fino a oggi è onorato e conosciuto nel Nord d’Italia e a Sarzana, dove è sepolto, ma sconosciuto a Brema, la sua città natale.

Dal 2022 una targa in sua memoria sul portone d’ingresso del liceo “Hermann-Böse-Gymnaisum” rende omaggio a Rudolf Jacobs, che era studente qui, e a Hermann Böse, il suo insegnante di musica e vittima del nazismo. Nel 2023 è stato poi suggellato un gemellaggio tra l’ ”Hermann Böse-Gymnaisum” e il “Liceo Arcelà Parentucelli” di Sarzana, la città dove è stato ucciso Rudolf Jacobs. I ragazzi delle due scuole si incontrano regolarmente e trattano insieme i temi relativi al facismo e alla figura di Rudolf Jacobs.

Ulrike Petzold

Rudolf Jacobs. Ein Bremer Partisan in Norditalien 1944

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