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Un 'pezzo' d'Italia a Weimar per quasi 30 anni: l´Associazione Italo-Tedesca in Turingia
Fondata a Weimar nel maggio 1990 (ancora nella ex-DDR) l´Associazione Italo-Tedesca in Turingia (DIGIT) è stata una delle prime associazioni formatesi dopo la svolta politica e ha rappresentato per quasi 30 un ponte fra l'Italia e Weimar. Nonostante il successo ottenuto, nell'autunno 2019 ci si è visti però costretti a sciogliere l'associazione. Come è già capitato in molti altri casi, la diminuzione dei soci, dovuta sia all'età che alla mancanza di giovani talenti, ha portato alla cessazione dell´attività dell´associazione.
Uno sguardo al passato: il lavoro della DIGIT si è concentrato principalmente su conferenze, viaggi, mostre, proiezioni di film e pubblicazioni.
Pietre miliari nella storia della DIGIT sono state la co-fondazione della European Summer Academy Weimar nel 1993, un programma culturale, linguistico e di incontro (oggi Bauhaus Summer School della Bauhaus University Weimar), l'organizzazione del KUNSTstück della European Summer Academy e, dal 1999 al 2002, le "Notti Italiane" in cooperazione con la Klassik Stiftung Weimar.
Un punto culminante, che molti soci della VDIG ancora ricordano, è stata l'organizzazione della IV. Borsa Culturale tenutasi a Weimar nel 1995 con 60 espositori provenienti dalla Germania e dall'Italia; il vasto programma (50 eventi!) svoltosi per un´intera settimana fu in grado di attirare circa 8.000 visitatori.
Varie mostre d'arte visiva di alto livello hanno costituito un altro importante focus nelle attività dell´associazione. Da ultimo, nel 2018, è stata allestita a Weimar la mostra fotografica "Dov'è Elena Ferrante? Un palcoscenico di letteratura mondiale nelle fotografie di Ottavio Sellitti" in cui sono state esposte le foto di Ottavio Sellitti.
Oltre alle conferenze su temi italo-tedeschi presso la Biblioteca Comunale di Weimar, le pubblicazioni della DIGIT hanno rappresentato una colonna portante delle sue attività. Sulla scia della "Gazzetta di Weimar", pubblicata in italiano per i lettori italofili da Christian Joseph Jagemann, bibliotecario della duchessa Anna Amalia dal 1787 al 1789, la DIGIT ha continuato questa tradizione pubblicando annualmente la "Nuova Gazzetta di Weimar". Né sono mancati gli studi scientifici sulle relazioni fra la Turingia e l'Italia come dimostra l´edizione degli 8 volumi "Animo Italo-Tedesco".
E infine, ma non meno importante, i viaggi di studio organizzati regolarmente: ben 32 sono stati i grandi viaggi alla volta dell´Italia, 15 quelli più 'modesti' sulle orme dei romani e degli italiani in Germania; a queste attività vanno ad aggiungersi le più di 60 "Conversazioni a tavola" (riunioni di soci) che hanno permesso ad ogni fan dell'Italia di assecondare il suo amore e il suo interesse per i nostri vicini del sud.