Dieter Richter racconta - come sempre culinario e con grande intenditore - la storia culturale di un incontro: come la cucina italiana è arrivata al Nord ed è diventata la formula magica della buona vita. Dal viaggio di Goethe in Italia alla dieta mediterranea.

Chi viaggiava in Italia ai tempi di Goethe cercava una festa per gli occhi, non per il palato. Per secoli, la cucina italiana è stata considerata immangiabile e malsana dai visitatori del nord: Maccaroni? Verme ecclesiastico thread! La pizza? Pane piatto indigesto! E anche i ragni di mare o i polipi? Ugh, chi potrebbe voler mangiare queste cose! Ci volle molto tempo perché la curiosità trasformasse il gusto estraneo in familiare.

All'inizio, gli "uomini limone" erranti e i "camminatori di arance amare" esportavano i frutti del sud verso il nord. Più tardi, le gelaterie portarono il profumo del Sud. Con l'immigrazione italiana negli anni settanta, la pizza ha iniziato la sua marcia trionfale. E il "Ristorante Italiano", in cui i turisti tedeschi di massa entravano timidamente sull'Adriatico, divenne il locale "italiano preferito", che da tempo aveva sostituito il pub d'angolo o di paese. Con la dieta mediterranea (dichiarata patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO nel 2010), il sogno della bella vita si è finalmente unito al gusto del Mediterraneo.

Con sorprendenti reperti del suo infinito archivio, Dieter Richter racconta la storia culturale di questo trasferimento gastro-culturale. E mostra come "pasta & pizza" sono diventati la firma della modernità.